mercoledì 14 gennaio 2009

Tribunale speciale di Roma annulla 41 Bis a spietato boss mafioso

Prendendo atto della sentenza del Tribunale di Sorveglianza di Roma, c’è di che rimanere esterrefatti oltre che indignati, la gravità sta nel fatto che si sia annullato il carcere duro ad un boss mafioso.
Ecco, non vorrei che questo sia l’inizio di una nuova tendenza, per arrivare a delegittimare quello che e il famoso art. 41 bis, che garantisce carcere duro per i mafiosi, fino poi ad abrogarlo.
Ora le motivazioni per cui il Tribunale di Sorveglianza di Roma, abbia voluto agire così, dal mio punto di vista non sono poi così chiare, la sostanza e solo una, tale boss mafioso è uno stragista Palermitano, di nome Domenico Ganci, detenuto da 15 anni nel carcere di Rebibbia, dove avrebbe dovuto scontare diversi anni di ergastolo essendo anche sottoposto al regime di 41 bis (carcere duro), proprio perché accusato di oltre 40 delitti e oltretutto considerato uno dei più pericolosi sicari di cosa nostra.
L’ironia o se vogliono l’ilarità sta poi, se vogliamo, anche nel fatto che sembra che il boss in questione, abbia festeggiato il capodanno da detenuto “normale”.
Ora per curiosità ci sarebbe da domandarsi, chissà come avrà brindato, … magari con sostanzioso cenone a base di zampone e lenticchie, tra uno spumante e un cannolo e chissà quant’altro… e pagato chissà da chi… ma questo ovviamente e un dubbio… magari la realtà e un’altra….

Rimini, 14 01 2008

Antonio Padalino
Consigliere Provinciale di Rimini

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